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CENTENARIO DELLA NASCITA DI POTITO RANDI (1909-2009)
potito randi
potito randi
POTITO RANDI: le aziende: Portoverde

PORTOVERDE
Centro Internazionale di Yachting

Ho conosciuto il dott. Potito Randi nel 1970, allorché fui chiamato a prestare la mia opera professionale, al momento del suo ingresso nella compagine sociale della Spa Portoverde, della quale fu nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione, carica mantenuta fino al giorno della sua scomparsa: lo ricordo di poche parole, andava diretto alla sostanza, richiedeva la sintesi : con lui bisognava essere chiari ed essenziali.

La società Portoverde trova origine nella convenzione siglata il 12 Marzo 1963 fra Luciano Spadini, albergatore riccionese, grande appassionato di mare ed il dott. Claudio Tentoni, medico, per la realizzazione e gestione di un approdo per il diporto nautico e di un villaggio turistico – residenziale nel Comune di Misano Adriatico.
A quell’epoca, per eseguire un “marina” ci volevano “tante autorizzazioni quante ne erano necessarie per costruire un impianto nucleare più una “ come disse il Presidente del Porto Turistico di Pescara alla inaugurazione della prima edizione del Nautex di Rimini.

L’attuazione del progetto Portoverde poteva configurarsi come uno “straordinario impossibile evento imprenditoriale” tenuto conto anche del forte impegno finanziario richiesto non solo per la esecuzione dell’approdo, impianti ed infrastrutture relative e degli edifici ma anche per l’onere relativo alla realizzazione delle vaste opere di urbanizzazione e ramificazione dei servizi necessari al regolare funzionamento del centro di vacanza (strade, piazze, impianti fognari, aree verdi, illuminazione, acqua gas ecc..).

In un periodo di forti turbolenze economiche nel quale, inoltre, la barca era sinonimo di ricchezza e simbolo ideologico, convinto di essere nel giusto, il dott. Potito Randi ha unito la sua esperienza, visione industriale ed il suo apporto determinante alla intuizione, intraprendenza ed all’entusiasmo dei due imprenditori romagnoli talchè Portoverde scaturita da una idea, da un sogno ha trovato la via della realtà.

Tra Riccione e Cattolica, delimitati a mare, per un fronte di circa 500 metri, da sabbia ghiaiosa, a Levante, dal fiume Conca ed a monte, dalla linea ferroviaria, si trovavano negli anni 60’ tre avari poderi, della estensione di circa 28 ettari, di proprietà dei Ceschina noti industriali di Milano, con case e rustici colonici condotti a mezzadria e coltivati a pomodori, viti, cereali e foraggi.
Era un passaggio buono per i cacciatori che avevano il loro capanno fra le dune: per tutto l’inverno si vedevano nuvole di allodole, branchi di storni ed anatre che venivano dal Nord.

Acquisiti i fondi agricoli, con difficoltà pressoché insuperabili, con un alternarsi di vicende favorevoli ed avverse, fra le quali una rovinosa mareggiata che distrusse tutte le opere fino ad allora eseguite, i poderi sabbiosi sono stati trasformati in un prestigioso punto di approdo per gli yachtmen e nel più raffinato, pittoresco ed originale insediamento turistico lungo il litorale romagnolo.
L’approdo turistico Portoverde è costituito da due darsene fra loro comunicanti.
La prima, inaugurata il 2 Luglio 1970, con i corpi morti per l’ormeggio prodiero, occupa uno specchio d’acqua di 25.000 metri quadrati, ha una forma elittica che la contraddistingue dagli altri porti della riviera e che nelle intenzioni del progettista doveva ricordare la baia di Portofino.

L’altra, inaugurata il 5 Agosto 1998, con le caratteristiche bricole per l’ormeggio prodiero, insiste su uno specchio acqueo di 22.000 metri quadrati.
L’imboccatura è protetta da due moli uno di 40 e l’altro di 50 metri alla cui radice inizia un canale navigabile lungo 400 metri.

L’approdo, destinato al diporto nautico a medio e lungo raggio, stanziale ed itinerante, in grado di ospitare all’ormeggio oltre 300 imbarcazioni di lunghezza dai 6 ai 25 metri, è dotato di impianti, (fra i quali due gru fisse di 15 e 30 ton.) che offrono la possibilità di accosto, stazionamento e rifornimento e delle sistemazioni che consentono le operazioni necessarie al mantenimento dell’efficienza delle imbarcazioni con riguardo alle riparazioni, manutenzione, rimessaggio, revisione e custodia, e assistenza in genere.

Poste a corona del porto, le costruzioni di tipo residenziale in sobrio stile mediterraneo, di modesta altezza a tre quattro piani ad arcate sovrapposte, intonacate di bianco naturale preparato con sabbia del Gran Sasso e al centro della darsena svetta, nella sua originale forma cilindrica, la Torre Nautica già sede dello Yachting Club. Nelle altre aree, le ville unifamiliari e lungo il mare condomini grattacielo con parcheggi.

Nella zona pedonale si trovano attività commerciali e sussidiarie (supermercati, ristoranti, bar, tabaccheria, farmacia, boutiques, centri benessere ecc…)
Il villaggio turistico è dotato di una Chiesa dedicata a “San Lorenzo” e di impianti sportivi quali piscine, campi da tennis e da calcetto, spiagge attrezzate.
Complessivamente l’insediamento residenziale è costituito da circa 1.300 appartamenti e ville con una ricettività potenziale di circa 4.500 persone.

I lavori di costruzione, sotto la direzione dell’Ing. Elios Speroni di Riccione, sono stati per larga parte eseguiti da Achille e Tonino Vespertino originari di Bisenti, dei quali si era avvalso il dott. Potito Randi per importanti opere nel Teramano.
Scomparsi i soci fondatori, la seconda generazione, i figli Bruno Randi, Lorenzo Spadini ed Enrico Tentoni hanno assunto le redini dell’azienda ereditando quanto di meglio hanno appreso dai padri, dando nuovo ed ulteriore impulso all’impresa, nata da una visione e realizzata in virtù della iniziativa privata di tre uomini coraggiosi.

Giancarlo Mantellato


photo Foto Portoverde
Veduta aerea del Portoverde   Le sorelle Randi con la signora Marta Tentoni   Il primo edificio di Portoverde e Bruno  Randi   Inaugurazione della nuova darsena
Bruno Randi nel costruendo condominio Capri   Il dott. Claudio Tentoni osserva l'avanzamento dei lavori   Una conviviale tra i soci della società Portoverde. Di fronte: le signore Eliana Randi, Anna Randi, Simona Speroni, Ruth Marie Spadini. Di schiena : il dott. Claudio Tentoni, l'ing. Eros Speroni, il dott. Lorenzo Spadini, Cinzia e Enrico Tentoni.   Lorenzo Spadini e Bruno Randi in un momento di relax
Luciano Spadini   Ing. Elios Speroni, dott. Claudio Tentoni, cap. porto di Rimini, dott. Lorenzo Spadini e Enrico Tentoni   Portoverde   Portoverde

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